La Forma della Terra

Sculture e ceramica di Francesca Mancini

Appartengo alla tribù delle donne con le unghie nere, e si sa, le donne con le unghie nere, scrivono pensano e sono spettinate, solo il vento le pettina bene anche se scompiglia loro i pensieri. Passeggiano scalze tra la pioggia, il sole e le tue cosce.

Le tue cosce, le mie cosce; carne rivestita di pelle e fiumi in piena.

Le donne con le unghie nere sono sorelle tra loro anche se non lo diresti mai.

Tu quante sorelle hai? Io ne ho mani e cuore pieni. Ci ritroviamo lì, al faro dell'isola laggiù, no no, non a pulirci le unghie no, a raccontarci del nero che è fame ed esperienza e colore e fango e numeri e lettere e istantanee e cenere. È fatica è leggerezza è dolore e sudore. Si suda a fare l'amore d'estate.

Tu l'amore lo sai fare? Io ogni volta lo imparo di nuovo, che no, non è come andare in bicicletta e comunque io in bicicletta non ci so andare, ma l'amore mi viene bene, mi pare.

Le donne con le unghie nere si riconoscono tra loro, hanno le ossa leggere e nostalgia delle ali.

Tu di cosa hai nostalgia? Io ho una terribile nostalgia di città e persone che non conosco, chissà se anche loro hanno nostalgia di me.